In pochi sanno già cos’è l’annona. Scopriamo tutte le curiosità su questo particolare frutto tropicale della Calabria.
Strano ma vero, in Calabria viene coltivato un frutto tropicale. Ciò non deve stupirvi, perché il clima particolarmente caldo della regione di punta dell’Italia è ottimo per la coltivazione e la crescita di un prodotto di questo tipo. Per chi non ancora sapesse cos’è l’annona, sappiate che si tratta di una pianta che è stata importata, tanti e tanti anni fa, dall’America latina. Senza troppa difficoltà è riuscita a stabilirsi anche in territorio italiano, conquistando tutti con il suo gusto dolce e la sua forma particolare, oltre che per le sue proprietà nutritive.
Cos’è l’annona: proprietà e caratteristiche
Con il nome Annona, che deriva dalla denominazione inglese “Anona” si identifica un frutto calabrese verde. Chiamato anche annona di Reggio, il suo nome più diffuso nel mondo è chirimuya; da qui deriva la traslitterazione italiana in “cirimoia”. Ad ogni modo, si tratta di un frutto tropicale che è originario dell’America latina ed è dolce e cremoso all’interno.
La sua pianta non è più alta di un paio di metri e regala un frutto che possiede la buccia verde e dalla struttura squamata, che è copertura di una polpa bianca e caratterizzata dalla presenza di tanti semi neri e grandi. Nonostante un retrogusto un po’ acidulo, questo prodotto è cremoso e zuccherino. Anche il profumo risulta abbastanza indefinito, perché si pone a una via di mezzo tra quello dell’ananas e quello della banana.
Quanto alle sue proprietà nutritive, ne ha molte. Tra le principali c’è la presenza di vitamine, come quella C e quelle del gruppo B; vi è la piridossina e molti composti antiossidanti che possono aiutare il corpo anche a contrastare l’insorgenza di malattie, come il cancro. Con sole 78 kcal, possiede un alto contenuto di fibre, proteine e carboidrati.
Come si mangia l’annona e le sue origini
Con i suoi tanti benefici, l’annona ha origini lontane. Il territorio natio è l’America latina, dove viene coltivato da anni in zone come Perù, Bolivia, Ecuador e Colombia. La sua presenza si estende anche fino all’Africa meridionale e ad alcuni Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Tra questi è compresa l’Italia, in cui è stato importato nel 1797. In Calabria, matura in autunno e nasce da una pianta appartenente alla famiglia delle Annonaceae.
Capire il miglior modo in cui consumare questo frutto esotico calabrese è molto semplice. Il miglior consiglio è di mangiarlo crudo e da solo: tagliatelo a metà e raccogliete la polpa con un cucchiaino. In alternativa, potete privarlo della buccia e dei semi per usarlo nella preparazione di una particolare macedonia. La sua polpa è adatta anche per creare smoothies o frullati e anche per decorare dolci e torte.
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